Gli affamati” è il primo romanzo di Mattia Insolia, edito da “Ponte alle grazie” e pubblicato nel 2020. Viene raccontata la storia di Paolo e Antonio, due ragazzi che vivono in solitudine dopo la morte del padre e la fuga della madre, avvenuta a seguito di alcune incomprensioni col marito, in un paesino del Sud d’Italia. Paolo lavora in un cantiere mentre Antonio frequenta la scuola secondaria. Le loro giornate si svolgono con sveglie tardive al mattino, qualche spinello e uscite con gli amici del piccolo borgo finché la madre non torna nella loro vita, scatenando una serie di sentimenti contrastanti e ripensamenti sulla loro vita. La storia scorre subito, facendo immergere il lettore nella vita dei due protagonisti, vita fatta di serate nei locali o in discoteca, in sveglie al mattino tardi ancora ubriachi dalla sera prima, coinvolgendo il lettore nella stessa rabbia e nelle stesse emozioni che provano Paolo e Antonio, rabbia che è presente in ogni pagina del libro, in particolar modo anche per la situazione in cui vivono i ragazzi e per le occasioni che li circondano. Anche i personaggi secondari sono descritti molto bene, cercando di spiegare al meglio le vicende che li hanno portati a incontrare i protagonisti. Lo stile è molto crudo, elemento che aiuta a entrare in empatia coi protagonisti. Il romanzo mi è piaciuto molto, la storia mi ha preso fin dalla prima riga e ho fatto fatica a staccarmi dalle pagine. Consigliato!

recensione di Lorenzo Peluffo