Shemuel è uno studente universitario che sta completando gli studi, preparando una tesi su Cristo come uomo ebreo, dalla nascita alla sua morte, slegato dalle catene e dalle radici del Cristianesimo. Il dissesto economico della famiglia e l’abbandono della fidanzata, porteranno il ragazzo ad abbandonare gli studi. Grazie ad un annuncio alquanto insolito e curioso, trova lavoro presso un’abitazione per tenere compagnia ad un vecchio disabile, burbero ma di grande cultura, di nome Wald. Da qui si sviluppa il romanzo che è ambientato a Gerusalemme nella fine degli anni 50. Amos Oz affronta diverse tematiche dalla politica, alla religione, all’esistenzialismo umano, ma soprattutto evidenzia il tradimento non solo dalla sua esecrabilitá, fardello pesante che il popolo ebraico è costretto a portare da millenni. Shemuel e Wald, gli interpreti principali dell’opera, attraverso i loro dibattiti notturni, pongono differenti punti di vista sulla nascita dello Stato d’Israele, sulla politica sionista, sulla conflittualità con la Palestina, sfociata con la guerra Arabo-israeliana del 48, conflitto che ha lasciato profonde ferite nell’anziano disabile. Ma uno degli argomenti maggiormente trattati è sulla figura storica e politica di Giuda, simbolo per eccellenza del tradimento. Sono molteplici gli estratti storici differenti su questo personaggio complesso , emblema della dannazione umana. Se il tradimento fosse intrinseco nella nostra anima e nella nostra natura? E se Giuda fosse solo un perfetto capro espiatorio e il suo tradimento non fosse altro che un grande gesto d’amore verso Gesù per compiere il disegno divino? Queste sono le domande che lo scrittore israeliano ci pone attraverso questa lettura.
Edizione Feltrinelli
Antonio Martino