Il protagonista di questa storia fantasy, ambientata nel 1477, è Valiano de’ Nieri, primogenito di una delle più note famiglie fiorentine dell’epoca. I membri della famiglia fanno parte della cosiddetta Gens Arcana, cioè dei pochi eletti che sono in grado di evocare i 5 elementi della natura; essi si pongono al servizio del potere costituito, il quale è rappresentato dalla Chiesa cattolica. Il potere arcano si trasmette per via ereditaria, ma solo il capofamiglia può esercitarlo nella sua forma di massima potenza. Valiano è, se così possiamo dire, la pecora nera della famiglia Nieri. Il ragazzo già da piccolo ha manifestato insofferenza al ruolo di Arcano, è entrato in contrasto con il padre e ha poi abbandonato la famiglia per svolgere il mestiere di liutaio. La storia si apre con la fuga di Valiano, accusato ingiustamente di omicidio, secondo un piano ordito dal cugino. Il giovane è inseguito, infatti, dagli sgherri del cugino Folco, il quale ha imprigionato il fratello minore di Valiano e messo a punto un piano per diventare il nuovo capofamiglia dei Nieri. Folco è un uomo crudele, ambizioso e molto intelligente e non è facile per Valiano fuggire alla cattura. Ferito e braccato, viene aiutato da mastro Erhart. Raggiunto da Manente, un mercenario al servizio di Folco, è costretto a stringere con lui una sorta di patto per salvare la vita del fratello, ma nello stesso tempo lo induce, suo malgrado, a confrontarsi con un potere che non ha mai esercitato e che non è in grado di gestire. Ed è da questo momento che inizia un viaggio verso Castelnero, un viaggio rocambolesco al quale si aggiunge la giovane e indomita Selvaggia, caratterizzato da lotte, creature sovrannaturali, piani che vanno in fumo, scoperte e molto altro. Ma è proprio durante questo viaggio che si stringono anche rapporti duraturi, ci si muove tra le strade dell’antica Firenze e si assiste a fatti realmente accaduti, che rendono la storia interessante anche dal punto di vista storico. Nonostante non sia appassionata di fantasy, ammetto di aver molto gradito questa lettura, forse anche grazie al fatto che i personaggi fantastici si muovono tra quelli verosimili in un contesto storico ben preciso.
Anto Spanò