C’è chi ama il Natale e chi invece in questo periodo dell’anno si sente un po’ il Grinch: troppa finta gioia, troppe spese, troppi parenti e amici a cui fare ipocritamente gli auguri e troppo capitalismo in generale. La pensa esattamente così Luther, il protagonista di questo romanzo, che convince la moglie Nora a saltare a tutti gli effetti il Natale, dopo che la loro unica figlia li lascia proprio in questo periodo felice e va a lavorare per un anno con i Peace Corps in un posto sperduto del Sud America. Sebbene Nora inizialmente sia riluttante a sottrarsi alle compere e alle tradizioni natalizie del quartiere, si lascia trasportare dalla proposta di Luther di andare in crociera ai Caraibi, fino ad andare alle sedute abbronzanti prenotate dal marito. Ma tutto il vicinato si mette contro questa assurda decisione di saltare il Natale, cercando di convincerli attraverso vari escamotage, spesso anche invadenti, e riportarli sulla retta via. Libro leggero e ironico, e dallo stile scorrevole, con una nota di fondo che sotto sotto accomuna un po’ tutti: la volontà di stare insieme alle persone che amiamo, anche a conto di sacrificare qualcosa di importante. Non possiamo non vivere la gioia e l’unicità del Natale.
Luana Indelicato