“Fiori sopra l’inferno” è un romanzo di Ilaria Tuti, pubblicato nel 2018 da Longanesi. Viene raccontata la storia di Teresa Battaglia, commissario chiamato nel piccolo paese di montagna di Travenì a indagare sul caso di un cadavere trovato nel bosco. Il caso presenta una particolarità: il cadavere non ha occhi che sembrano essere stati strappati a mani nude. Insieme a Teresa, viene chiamato ad indagare l’ispettore Massimo Marini, alle sue prime esperienze e pronto a mettere in pratica le cose imparate nella teoria. Nel corso delle indagini, si scopriranno molte vicende della piccola comunità che si credevano scomparse e si farà conoscenza di teorie psicologiche di cui non si sapeva nulla. Le vicende di Teresa riescono ad accompagnare il lettore durante la storia senza annoiarlo e risultare banali o noiose. La storia ha un ritmo incalzante, non sono presenti tempi morti, anzi, il lettore viene portato a leggere senza smettere, volendo sapere come va a finire la storia. I personaggi stessi sono perfetti, sembra impossibile non legarsi ai protagonisti, in particolar modo a Teresa, commissario che pare rude ma che in realtà nasconde un suo segreto che l’ha cambiata per sempre, segreto che la porta ad empatizzare molto di più con le persone rispetto a quanto lei potessi aspettare e/o immaginarsi. Lo reputo un romanzo adatto ad essere letto in inverno, sia per l’ambientazione che è proprio la stagione invernale e anche perchè sarà impossibile smettere di leggerlo, quindi meglio una serata invernale col tempo brutto, così non ci sono altre distrazioni.

recensione di Lorenzo Peluffo

Editore: Longanesi
Collana: La Gaja scienza
Anno edizione: 2018
In commercio dal: 4 gennaio 2018
Pagine: 366 p., Rilegato
  • EAN: 9788830449817
  • €18,00