In Giappone c’è una caffetteria, che a prima vista potrebbe sembrare anonima e vecchia, ma nasconde una peculiarità: consente di viaggiare nel tempo. Farlo, però, non è così semplice!! Ci sono delle regole da seguire e la maggior parte di queste scoraggiano gli avventori. La più importante fra tutte è BERE IL CAFFÈ FINCHÉ È CALDO. Nel romanzo, l’autore racconta quattro storie diverse ma al contempo legate fra loro. I personaggi principali restano gli stessi: i gestori del locale e i clienti più fedeli. Se potessimo tornare indietro nel tempo o viaggiare nel futuro, chi vorremmo incontrare di nuovo per poter ‘addolcire’ un incontro? In ogni caso non ci è consentito modificare il passato, ed è per questo che i nostri personaggi ci mostreranno quanto è importante il presente. Dare pieno valore al tempo e cercare di cogliere ogni attimo. Il potenziale del romanzo è enorme, però ho avuto la sensazione mancasse qualche tassello. La mia recensione resta comunque positiva, perché la lettura è scorrevole e l’idea molto originale. L’autore è riuscito a farmi emozionare, soprattutto nel secondo capitolo (fiumi di lacrime). Per niente banale; credo di avere un debole per questo stile romanzato giapponese.
Federica Catania