“Fa’ un bel respiro, come fa la nonna. È il profumo del Natale, uno dei più belli che ci siano nella vita.” “Figlie di una nuova era” è il primo romanzo di una trilogia ambientata in Germania e, se le premesse sono queste, credo che questa storia in tre atti mi piacerà molto. Il romanzo racconta le vicende di quattro donne tedesche (Henny, Louise, Ida e Lina), a partire dagli anni ’20. Sono anni difficili perché ci troviamo appena dopo la Prima Guerra Mondiale in una Germania prostrata dalla sconfitta, dal crollo della borsa e dall’ascesa del movimento nazista. Le quattro protagoniste si trovano a vivere le loro vicende private in un’epoca di sofferenza. Eppure rimangono buone, eppure il male non le corrompe. Ci sono diversi uomini che girano intorno alle quattro storie (tutte intrecciate tra loro): in questo caso, alcuni sono personaggi positivi, alcuni sono esempi invece di immoralità e tradimento. Ultimamente apprezzo sempre di più conoscere il periodo nazista, raccontato dai tedeschi, da quelli che abbiamo sempre definito “cattivi” e mi accorgo che in realtà non tutti lo erano. Sembra una banalità eppure rimango sempre stupita nel constatare che molti erano contrari allo scempio di Hitler, erano disertori, erano eroi. Il racconto termina dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, dunque abbraccia più di un ventennio. La scrittura è scorrevole, piacevole e la narrazione è veloce in molti punti, forse troppo. Negli altri appuntamenti della saga immagino che ci ritroveremo quattro donne più che mature, considerando che l’età della giovinezza è stata completamente raccontata in questo primo romanzo. Sono curiosa e non vedo l’ora di leggere “E’ tempo di ricominciare” e “Aria di novità”.

Alessandra Micelli