Dramma di W. Shakespeare (1612-1613) in cinque atti. È l’ultimo lavoro teatrale di Shakespeare. L’azione è ambientata a Londra, Westminster e Kimbolton. Narra le vicende storiche del ripudio della regina Caterina d’Aragona da parte di Enrico VIII; l’allontanamento di Caterina dalla corte (in parte per gli intrighi del cardinale-ministro Thomas Wolsey, che si vendica di lei per non aver ottenuto l’arcivescovado di Toledo, non essendo Caterina intervenuta in suo favore presso l’imperatore del Sacro Romano Impero Carlo V, già Carlo I di Spagna); l’incoronazione di Anna Bolena a regina d’Inghilterra. Dopo numerosi avvenimenti tragici, la nascita della figlia Elisabetta e il suo battesimo concludono l’opera con un’atmosfera di serenità e di speranza. Accanto alla vicenda principale, sono rappresentati i drammi del duca di Buckingham (condannato a morte per gli intrighi del cardinale Wolsey) e del cardinale Wolsey (privato di tutti gli incarichi e di tutti i beni, e sostituito da Tommaso Moro nella carica di ministro, per aver scritto al papa di bloccare l’istanza di divorzio di Enrico VIII). L’autore mostra una particolare attenzione al dramma degli sconfitti della storia (duca di Buckingham, Caterina, Wolsey) ed è magnanimo nel far risaltare i loro meriti. Del resto, Shakespeare conosce gli alti e bassi della storia: quando scriveva, Tommaso Moro era stato giustiziato (1535) per avere rifiutato la ratifica del divorzio del re e la ribellione all’autorità del papa. Anche Wolsey si riscatta nella caduta, riconoscendo umilmente la “vana pompa e gloria di questo mondo”, avendo ritrovato “una pace interiore che supera tutte le dignità della terra”.

EnricoVIII