Enon e il suo lago vicino Boston è il paese in cui si svolge la storia. Un papà, Charlie Crosby e la giovane figlia sono molto legati da interessi comuni quali le passeggiate nei boschi, la canoa, nutrire gli uccellini in mano e la pesca. La condizione d’inferiorità per il suo lavoro d’imbianchino e giardiniere rispetto alla moglie e la famiglia benestante provoca spesso attriti ma la tensione è mitigata dalla dolcezza di Kate che cerca di attenuare i dissapori tra loro. Tutto procede bene sino a quando Kate cade dalla bella bici e muore. Ognuno di loro davanti al tragico episodio reagisce in modo assai diverso e violento. La mamma Susan, disperata, trova rifugio e un po’ di pace tornando per sempre dai suoi nella ricchezza materiale e sociale, mentre Charlie, rimasto solo, cade nella depressione più violenta. Si autoaccusa d’aver regalato la bici, di aver lasciato Kate troppo sola e tante altre presunte colpe. Nulla gli dà pace ed inizia a non mangiare, a prendere tranquillanti, a trascurarsi addosso e nel comportamento! Il dolore, troppo grande da accettare, gli suggerisce brutti pensieri! Ma proprio quando tutto è buio pesto, l’incontro con l’anziana Signora Hale che con poche parole sagge gli ricambia la vita insieme ai teneri ricordi di Lilly e Caroline per Kate servono a rimetterlo sulla strada della riconciliazione personale e sociale. Il libro è in pratica diviso in due parti; la prima è immersa nella luce dei boschi e nelle risate della dolce Kate, la seconda nella discesa agl’inferi del dolore nella notte dell’anima dilaniata di Charlie che ci fa parte della sua esperienza, descrivendoci molto bene tutti i suoi stati d’animo nella ricerca di ritornare a vivere impiegando un anno della sua vita. Grande lavorio psicologico dell’autore! L’amore non ha limiti nel bene e nel male anche oltre la morte!
Maria Vozza