Nel 1992 scoppia la guerra in Bosnia Erzegovina, Aida una bambina di sei anni scappa con la propria famiglia dagli orrori e dai soprusi da parte dei cetnici. È una pulizia etnica dove la tigre di Arkan è il più spietato criminale serbo. Raggiungono l’Italia e si stabilizzano a Milano dove conoscono Emilia e Franco una coppia di volontari, saranno fondamentali per il loro inserimento e interpreti importanti nel racconto. Il romanzo è raccontato da Aida come fosse un diario personale, narra il desiderio d’integrarsi anche se con difficoltà alle nuove tradizioni, al nuovo mondo occidentale, cercando e credendo così di poter cancellare gli obbrobri e i ricordi di una guerra mai sopita da parte dei suoi familiari. È un testo molto scorrevole nella stesura e nella narrazione ma ricco di emozioni, contornato da un avvenimento storico doloroso ancora vivo per il popolo bosniaco.

Antonio Martino