Tenendo tra le mani il libro vincitore dell’ultimo Premio Strega, ho avuto la sensazione di sfogliare le pagine di un piccolo quaderno scritto a mano, ritrovato in fondo a un cassetto. Complimenti al lavoro della casa editrice Neri Pozza per essere riuscita a evocare fin da subito l’idea che “Due vite” non sia un romanzo, non sia un memoriale, ma un libro di riflessioni, che si innestano con il ricordo due scrittori amici dell’autore –Rocco Carbone e Pia Pera- entrambi scomparsi prematuramente. Questo libro è bellissimo, ma non mi è piaciuto, eppure consiglio di leggerlo! Uno dei due motivi per cui questo bellissimo libro non mi è piaciuto lo posso spiegare condividendo le parole di Rocco Carbone: “lui mi diceva che io facevo della prosa d’arte, a suo parere un po’ antiquata”: detto ciò questa prosa nelle pagine iniziali ci regala uno splendido ritratto dello scrittore calabrese di particolare efficacia. Il secondo è suggerito dall’autore stesso: “un romanzo così concepito può risultare opaco a chi non abbia letto il capolavoro di Nabokov”. Trevi sostiene questo di un libro di Pia Pera. Da parte mia, confesso che il non conoscere l’opera dei due scrittori protagonisti ha influenzato la lettura, ma non posso imputare all’autore la mia ignoranza, semmai in futuro colmare le lacune. Nelle poco più che cento pagine che la compongono, è innegabile che Emanuele Trevi illumini la sua narrazione con considerazioni universali che, una volta finita la lettura, non si disperdono nell’oblio, ma diventano semi di una pianta che continueremo a concimare per goderne dei fiori. I semi che “Due vite” lascerà in noi, metteranno radici nella nostra personale, razionale e sentimentale esperienza della perdita di una persona amica; sarà impossibile per alcuni non aggiungere alla trama del romanzo fatta di ricordi, critica letteraria, riflessioni filosofiche, il proprio “coagulo di macchie insensate, di grumi, di tracce indecifrabili”. Un libro piccolo, un racconto lungo, una lettura rapida che resta. Questo libro non mi è piaciuto…eppure che bello averlo letto!
recensione di Beatrice Maffei
- EAN: 9788854522633