Cosa dire di questo classico intramontabile, musa ispiratrice di tanti prodotti dell’industria cinematografica? Il personaggio enigmatico di Vlad III, o l’Impalatore, eroe nazionale per alcuni e sadico principe di Valacchia per altri, ispirò Bram Stoker nella scrittura di uno degli ultimi esempi di romanzi gotici. Raccolta epistolare dei diari dei vari protagonisti, il libro si svolge tra la Transilvania e la Londra di fine ‘800: Jonathan Harker è inviato dal suo capo tra i Monti Carpazi per curare l’acquisto di alcuni beni immobili che un certo Conta Dracula ha fatto a Londra. Dopo breve tempo, Jonathan si rende conto di essere prigioniero di quest’uomo inquietante e dalla forza sovrumana, e rimane sconvolto quando una sera lo vede uscire e strisciare fuori dalla finestra come una lucertola. Dopo essere miracolosamente scappato, quasi convinto di essere pazzo, Jonathan si riunisce con la moglie Mina, un altro gruppo di personaggi londinesi e l’esperto professore olandese Van Helsing. Infatti, Dracula, dopo essere riuscito ad arrivare a Londra, ha ucciso Lucy, amica di Mina e giovane corteggiata da tre dei protagonisti della storia. Iniziano così i tentativi del gruppo di uccidere questa “Cosa”. Le atmosfere cupe, le descrizioni dei luoghi e dell’aspetto del Conte, la crudeltà disumana del nostro vampiro rendono così vivido il romanzo da restarne ammaliati e al tempo stesso inorriditi. Classico senza tempo e opera magistrale che probabilmente non ha bisogno di tante descrizioni.
Luana Indelicato