Amo Dostevskij, ma anche Zweig biografo e scrittore, la sua penna era già arrivata a me con altre biografie di tre scrittori russi, non potava mancare questa!
Un’esistenza miserabile, fatta di stenti, di prigionia, di umiliazioni, di lutti, con pochi alti e molti bassi. La biografia che lo scrittore austriaco ha dedicato al genio russo rivela aspetti inediti e spiega perché il regno dei personaggi usciti dalla sua penna “non è di questo mondo”
Come già in passato anche qui lo scrittore è riuscito a sorprendermi con aneddoti e momenti della vita di Dostoevskij a me non ancora conosciuti, e aver il piacere di leggere ancora altre sfaccettature, tormenti e passioni di una scrittura immortale non ha prezzo. La vita di Dostoevskij è stata tutto un tormento, una sofferenza, era un fanatico della solitudine. Nel solo racconto breve ” le notti bianche ” è riuscito a scrivere da uomo libero, per gli altri ha passato la sua sofferenza ai personaggi, che poi sono diventati straordinari a modo loro. Nelle sue “Memorie della casa dei morti”, immortale racconto del periodo di un detenuto, strappano la Russia dal letargo dalla tesmionianza indifferente. Un’altra cosa importante del maestro, non racconta mai il paesaggio nelle sue opere, ma solo l’uomo,, non si rilassa mai, vuole capire, vuole far conoscere… Dostoevskij era in un certo qual modo vulcanico, così vulcanici erano i suoi eroi, perché ogni uomo alla fine testimone solo il dio che lo ha creato. una lettura quindi sorprendente che consiglio agli amanti del maestro per approfondire meglio il suo mondo, ma anche a chi vuole avicinarsi alla sua scrittura per capirla meglio!
Buona lettura
Angelica