Questo romanzo di Dacia Maraini è un tenero e struggente epistolario. Ci sono: Vera, una donna matura alle prese con la carriera di drammaturga e con gli eventi che la fanno gioire e soffrire, e Flavia, una bambinetta gioiosa che all’inizio della prima lettera ha appena sei anni. “Mia madre diceva che se si fa molta attenzione si può sentire l’erba che cresce.” Un libro estremamente delicato, dalla prosa ricca e ricercata, dove la memoria ha uno spazio riservato, a volte simpatico, a volte doloroso, uno spazio da trattare con rispetto. Una narrazione piacevole accompagnata da immagini vivide e sfocate, da metafore e da un’incredibile tenerezza. “C’è chi pensa che per non correre rischi e stare lontani da ogni pericolo bisogna proteggersi con porte e lucchetti. C’è chi invece crede che la libertà, nonostante i rischi che comporta, valga sempre più di una comoda cuccia.” L’ho trovato brillante, ma anche quieto, pieno di promesse d’amore, ricco di rimembranze leopardiane, quelle del dolce rimembrar. Buona lettura!

recensione di Maria Valentina Luccioli

Editore: Rizzoli
Collana: Scala italiani
Edizione: 12
Anno edizione: 2003
In commercio dal: 16 luglio 2003
Pagine: 189 p., Rilegato
  • EAN: 9788817872652