È questo il primo giallo della serie, ideata da M. C. Beaton, che ha per protagonista il poliziotto del piccolo villaggio di Lochdubh, Hamish Macbeth. Hamish è decisamente un poliziotto atipico: scroccone e pure bracconiere. La vicenda è ambientata alla scuola di pesca del piccolo villaggio che sorge tra le Highlands scozzesi. I proprietari della scuola, i coniugi Cartwright, si stanno preparando a ricevere la classe che sarà impegnata per 7 giorni ad imparare tutti i segreti della pesca con la mosca. La classe è composta da 8 persone, diversissime tra loro per carattere e ceto sociale, tra le quali emerge fin da subito la figura di Lady Jane Winters, una donna perfida che sembra conoscere gli scheletri, che ognuno dei suoi “compagni d’ avventura”, tiene nascosto con cura nel proprio passato. Lady Jane è odiata da tutti, è ritenuta una guastafeste e ognuno dei personaggi pensa che sarebbe meglio vederla morta…. E così è: un giorno il cadavere della donna emerge dalle acque del lago. Hamish, il poliziotto dalla figura dinoccolata e dai capelli rossi, interviene sulla scena del crimine, ma viene ben presto sostituito dal suo irascibile superiore, venuto appositamente dalla città. Ovviamente Hamish non gradisce farsi da parte. Prima di esprimere un’opinione su questo libro, una domanda sorge spontanea: perché in Italia si è deciso di pubblicare dal quarto volume in poi? Mi sembra un gran peccato! Questo giallo è molto gradevole, l’ambientazione è affascinante ed Hamish è terribilmente simpatico e strambo, ma acuto ed un grande osservatore. L’autrice ha dedicato ampio spazio alla descrizione fisica dei personaggi e il lettore non fatica ad immaginarli muoversi in mezzo alla natura incontaminata. Esilarante la scena in cui si racconta la pesca del salmone da parte dell’agguerrita Daphne! 😂 Ammetto di preferire Hamish all’antipaticissima, ma più famosa eroina di M. C. Beaton, cioè Agatha Raisin.
Anto Spanò