La bellezza della vita è dappertutto. E’ questo il pensiero che mi ha accompagnata durante questa sorprendente lettura che mi ha dato da riflettere e che mi ha profondamente arricchito. “Restò bloccato lì in piedi, stordito, a bocca aperta e con la mano sospesa a mezz’aria.” E’ un libro pieno di colori, di suoni, di metafore e di simboli (il colore della bocca di Mila o della vestaglia di Ippolito, i rumori dello scuretto che si chiude, della lambretta che parte, del proiettore che gira), un libro che ti fa immaginare un’opera teatrale, che si allontana molto dall’immagine che ho del suo autore. “C’era un cardellino ma una sera, da bambina, l’ho fatto scappare e da allora l’ho lasciata aperta, perché così mi ricorda sempre che si è liberi.” Un bel romanzo da leggere che ti culla per la sua tenerezza, che fa sorridere e sorprende contemporaneamente. “Ora che aveva sentito la quiete infinita che può dare anche un solo sorriso, gli pareva di avere sprecato tutta la vita.” Si può davvero ricominciare da capo quando la nostra vita ci fa lo sgambetto? Non c’è sensazione più potente di quella di sentirsi liberi. Buona lettura!
recensione di Maria Valentina Luccioli