In un mondo post apocalittico l’Unica Giusta Democrazia governa New Babylon. Gli eletti possono contare sull’aiuto dei Custos, uomini e donne che possono vedere il futuro immediato ed intervenire per servire la Verità. I Custos sono rimasti in pochi dopo la grande Partenza. E’ da quel momento, infatti, che non si sa più niente di tutti gli altri, i quali sembrano essersi smarriti tra le stelle. I Custos rimasti, guidati dalla Metera Sybilla, vivono nel Tempio, indossano una maschera che permette loro di essere individuati con facilità da tutti e sono sempre stati rispettati da chiunque. Ma qualcosa sta cambiando, i Custos sono ormai considerati “di troppo”, quasi nessuno accetta più gli ordini che essi impartiscono e ci sono addirittura dei tentativi di aggressione. L’ordine dei Custos è in allarme, l’anziana Sybilla non sembra in grado di gestire la situazione… Quando la situazione precipita, Orfeo e Cassandra sono costretti a salvare una giornalista che ha osato prendere delle iniziative senza l’approvazione dell’Unica Democrazia, le visioni diventano sempre più chiare, sembra che Orfeo sia l’unico a sapere cosa fare! La storia è molto nebulosa all’inizio, come tutti i distopici e i post apocalittici che si rispettino, si fatica a seguire gli avvenimenti, ma poi si prende confidenza con tutti questi personaggi dai nomi che riportano al mondo classico. Oserei dire che ci si affeziona ad essi e ci si incuriosisce sull’evolversi della vicenda: sono tutti buoni i Custos? Cosa sta succedendo in realtà? L’Unica Democrazia vuole sbarazzarsi dell’Ordine? E perché convivono da secoli governanti dispotici e servitori della Verità? Storia intrigante con un mix tra classicità e modernità, però avrei gradito un finale più consono alle aspettative di chi legge.

Anto Spanò