È un noir, ma non solo: le tinte cupe del romanzo non sono le uniche ad aleggiare in questo romanzo. La struttura della storia è ben congeniata e coinvolge fino all’ultima parola. Fra le sue pagine passaggi malinconici e poetici per una Versilia che esiste davvero. I personaggi hanno uno spessore evidente e sono ben caratterizzati prendendo vita propria e quanto mai verosimile. Il sapore amaro che trasmette la voce narrante, nello snocciolare i ricordi di una storia che non vede né vincitori né vinti, ci entra dentro riga dopo riga, con la rassegnazione di chi racconta ciò che è stato con il rimpianto di ciò che avrebbe potuto essere. Le due protagoniste femminili: Anna che lo è suo malgrado ma mai avrebbe voluto mentre Guia fa di tutto per esserlo arrivando financo al patetico perché donna tirannica e anaffettiva che pare evolvere e invece no. Un libro splendido che coinvolge perché specchio di vita. Un libro che consiglio, perché ogni storia diventa unica quando ben scritta.

Alessandra Grosso