A soli diciassette anni, Saki è preda della tristezza e dell’apatia senza una ragione apparente, non vi era dubbio che il suo cuore era in preda allo sconforto. Questo teneva in pensiero i suoi genitori che disorientati, si rivolgono a Takumi, il maestro di tiro con l’arco, maestro capace a trasformare questa nobile arte in un insegnamento di vita per la giovane. Diffidente prima curiosa poi durante ogni lezione Saki si accorge che ogni freccia sarà è una riflessione profonda, che la porta a trovare un senso alle sue incertezze. Forse davvero puó diventare forte come una quercia e flessibile come il bambù, così come la invita a fare il suo maestro. “Senza inverno non può esserci primavera, Saki», disse Takumi, indicando un ciliegio con i rami coperti di neve, «e ricorda che sempre, succeda quel che succeda, torna la primavera”. Giorno dopo giorno le verrà spiegato che tutti i problemi nascondono una meravigliosa opportunità. Con l’aiuto di Takumi, Saki imparerà a essere costante nei suoi obiettivi e scoprirà che la vita può offrirle sempre nuove occasioni. Perché, in fondo, dietro a ogni problema si nasconde una meravigliosa opportunità, come accade ai ciliegi che, spogli a dicembre, torneranno a fiorire in primavera. Questo è un libro piccolo ma ricco di spunti di riflessione, una piccola perla da leggere e rileggere specie quando si é invasi da una tormenta e si trema. A conclusione del racconto ci sono cinque consigli racchiusi in cinque capitoletti che meritano una lettura con cuore e mente aperta all’esercizio riflessivo.
Maria Elena Bianco