Il personaggio di Circe lo conosciamo un po’ tutti, la maga, la dea, la donna senza scrupoli e ammaliatrice che trasforma uomini e cose a suo piacimento. Quello che il romanzo ci mostra è un personaggio non diverso, ma studiato, messo a nudo e analizzato sotto vari aspetti: Circe bambina, che cresce in un ambiente a lei ostile, tra conflitti familiari e l’incapacità della sua gente di capirla; Circe che scopre se stessa e quindi costretta a subire le conseguenze della sua natura… La solitudine della sua dimora le permetterà di affinare le sue arti ma anche di ritrovarsi. È un lungo viaggio tra il mito e le emozioni umane, perché Circe è questo, un concentrato di essenza divina e umanità, il tutto custodito dal profumo delle erbe lavorate per i suoi filtri e la carezza dell’acqua del mare che circonda la sua dimora. Le pagine scorrono, la scrittura è incalzante ma soprattutto fine ed elegante. In alcuni momenti si scende nella sfera intima della protagonista e ciò permette al lettore di leggere le angosce i turbamenti di una donna molto lontana dalla natura divina ma molto più vicina a noi. Gli incontri con personaggi di rilievo che Circe ha nel corso della sua vita non fanno altro che arricchire il racconto rendendolo ancora più interessante! Accattivante e avvincente, il libro è intriso di magia tanto da sembrare quasi che quella forza magica sia così potente da poter uscire fuori dalle pagine per tenere il lettore incollato dall’inizio alla fine, dalla copertina all’ epigolo.
recensione di Anastasia Pisani
- EAN: 9788829705320