Charlie Chan è un investigatore dagli occhi a mandorla, dalla mole notevole e dall’intelligenza acuta che vive e lavora nelle Hawaii. E’ lì che un uomo americano facoltoso, Dan Winterslip, viene misteriosamente pugnalato nella sua casa. Alle indagini, guidate da Charlie Chan, partecipa anche il nipote John Quincy appena giunto sul posto con l’obiettivo di riportare a casa la zia. Ma i Winterslip sono affascinati dalle isole Hawaii e nessuno riesce a resistere lontano da quei paesaggi fantastici e dalla vita così diversa rispetto alla terraferma. Dopo una serie di pericoli e vicissitudini, l’assassino (ovviamente) sarà scovato. Nonostante sia considerato uno dei capolavori della letteratura gialla, non mi ha particolarmente colpita. Il personaggio di Charlie Chan, così pacato negli atteggiamenti, mi è piaciuto molto, ma il giallo mi è sembrato un gran caos. Gente che va, gente che viene dalla casa del morto, gente che indaga per i fatti suoi senza regole né organizzazione… Forse sono io a non aver capito questa storia, ma non avrei rimpianto il non averla letta.
Anto Spanò