“Un lungo ponte color crema, ornato di arabeschi e finemente abbellito con vasi di fiori. Una ben nota passerella inquadrata in centinaia di film. Bow Bridge. Non erano a Parigi. Né a Dublino. Erano a New York. A Central Park.”
   Una poliziotta francese, Alice, e un jazzista americano, Gabriel, si ritrovano ammanettati a Central Park. Non si conoscono e soprattutto non sanno come sia possibile che siano lì quella mattina, considerando che la sera prima lei era a una festa con le amiche a Parigi e lui a suonare in un locale a Dublino. La giovane donna ha una pistola non sua nella tasca e la camicetta sporca di sangue non suo, Gabriel ha inciso sulla pelle del braccio un codice di sei numeri. Il mistero è fitto e i due iniziano a indagare: vengono a galla le storie passate dei protagonisti. Saranno queste la chiave per risolvere l’enigma che li ha uniti quella mattina? Questo romanzo è un thriller piacevole e veloce, con un finale sorprendente. La classica lettura sotto l’ombrellone, per passare qualche ora piacevole.
recensione di IlibridiBoccadoro ( instagram)