In questo breve romanzo Bruges ha solo due colori: grigio e nero, come grigi e neri sono i pensieri del protagonista, vedovo che ha perso una moglie giovane e molto amata. E’ una città di chiese, campanili, preti, suore, processioni e beghinaggi. O forse è il protagonista che non vede molto altro nelle sue condizioni psicologiche. Anche dopo 5 anni dalla sua perdita è ancora ossessionato dalla moglie defunta. Ossessionato è il termine giusto, tanto che ha trasformato la sua casa in un mausoleo in sua memoria, meditando anche il suicidio poi non messo in atto per ragioni religiose. Peccato che la storia si dipani in modo abbastanza prevedibile, senza alcuna suspense o colpo di scena.
Simona Fedele