Dopo “L’arminuta” non potevo non leggere “Borgo sud”, di fatto è il seguito ma si possono leggere anche singolarmente… Anche in questo romanzo, la scrittrice ci racconta l’essenziale, ma lo fa sempre con la sua brillante scrittura! Le due sorelle che abbiamo lasciato ragazze, sono cresciute, si rincontrano a distanza di tempo, Adriana è in cerca di aiuto e chi meglio della sorella può starle vicino? Non lo chiede esplicitamente, ma lo pretende silenziosamente. Le loro vite si sono evolute molto diversamente, mentre una ( la voce narrante) si è sposata, è una docente ora, la sua vita sembra perfetta, ma perfetta non lo è, bugie le sono state nascoste, dovrà sopportare un altro abbandono. La vita di Adriana è ben diversa, è rimasta scapestrata e con un figlio, un filo unisce le due sorelle, le famiglie che si sfaldano. Storie di abbandono e di solitudine ma che appassionano ancora!

“…amori sacri e un po’ storti che ci siamo trovate da giovani. Cosí diversi, e nessuno dei due destinato a durare. Siamo state noi a tenerli in vita oltremisura.”

 

Angelica