Non saprei dire con certezza, né mi spiego come altri riescono a farlo, chi sia il miglior autore di racconti del ‘900, ma ogni volta che finisco un racconto di John Cheever è a lui che va la mia preferenza. Di certo avrei voluto essere una mosca nella stanza 240 in un residence dell’Iowa University, dove soggiornò lo scrittore, ricevendo le visite di Raymond Carver in quel lontano 1973 che li vedeva entrambi insegnanti ai corsi di letteratura (ma vi rendete conto?!?). Chissà cosa si dicevano oltre a passarsi la bottiglia. “Birra scura e cipolle dolci” è una raccolta di tredici racconti scritti da John Cheever quando aveva tra i venti e trenta anni, nel periodo in cui gli Stati Uniti erano da poco usciti della Grande Depressione. I protagonisti dei racconti gravitano nell’ambito delle corse dei cavalli, aspettando la stagione dell’apertura delle corse. Un mondo dove risultare vincenti e solo un capriccio o una distrazione della fortuna. Uno scambio di battute in un vagone ristorante può capovolgere il destino vincente di una famiglia. Ogni personaggio è alla ricerca dell’ultima occasione da prendere al volo, tra questi per originalità spicca una spogliarellista, protagonista di una personale rivincita. Il volume, pubblicato da una casa editrice, nata cinque anni fa, che si dedica esclusivamente al racconto, è completato da una notevole Introduzione di Christian Raimo, da un’esaustiva Postfazione che non dovrebbero perdere gli amanti della narrativa americana e si pregia della traduzione di Leonardo G. Luccone. Tanta cura in un libro non è da dare per scontata.

recensione di Beatrice Maffei

 

Illustratore: Otto Gabos
Editore: Racconti
Collana: Racconti
Anno edizione: 2017
In commercio dal: 19 ottobre 2017
Pagine: 200 p., Brossura
  • EAN: 9788899767136

 

Libri di John Cheever
John Cheever è considerato uno dei maestri della short story.
A dirlo sono scrittori del calibro di Ernest Hemingway, John Updike, Rick Moody, Dave Eggers, David Foster Wallace.
Cheever è autore di sette raccolte di racconti e di cinque romanzi. Nel 1958 il suo primo romanzo The Wapshot Chronicle (pubblicato nel 2004 da Fandango con il titolo Gli Wapshot) riceve il National Book Award.
Nel 1965 Lo scandalo Wapshot, pubblicato da Fandango nel 2005, riceve la William Dean Howells Gold Medal per la fiction dalla National Academy of Arts and Letters.
Una selezione di sessantuno racconti confluisce in The Stories of John Cheever (sono già uscite per Fandango le raccolte Il nuotatoreBallataOh città dei sogni infranti!Il rumore della pioggia a RomaRacconti italiani) che nel 1978 vince il National Book Critics Circle Award e il Pulitzer. Del 2011 è Tredici racconti (Fandango). Nel 2012 Feltrinelli pubblica Una specie di solitudine, che raccoglie i diari dello scrittore.