Con uno stile fluente e melodioso, l’autrice racconta la sua giovinezza a Bagheria e il disincanto nella sua riscoperta da adulta. Un racconto nostalgico e triste, carico di colori vivissimi e di profumi inebrianti, di paesaggi mediterranei e di personaggi quasi fiabeschi. Arriva poi la realtà del dopoguerra e l’inizio degli scempio edilizio che stravolgerà irrimediabilmente quella terra dalla quale si era allontanata diciottenne, rifiutando il legame con la famiglia materna, membro importante dell’aristocrazia siciliana.
Simona Fedele