«Può stupire che in Lager uno degli stati d’animo piú frequenti fosse la curiosità. Eppure eravamo, oltre che spaventati, umiliati e disperati, anche curiosi: affamati di pane e anche di capire.»
In questa breve lettura di dieci storie avvolte da due poesie, Levi ci regala una splendida narrativa tra racconti distopici e autobiografici. L’autore ricorda sempre i suoi giorni al campo, il difficile sopravvivere, le piccole astuzie e la grande fame, Levi, non ha smesso mai di raccontare il Lager. La caratteristica letteraria dei racconti è nelle descrizioni penetranti e realistiche di luoghi e persone che assurgono a simboli; è nella capacità di creare ritratti umani,penetranti e realistici, posti in contesti descritti con una prosa di alta letteratura. L’autore, padrone di una varietà di forme espressive che spaziano dalla poesia al racconto , utilizza un linguaggio ricco di allusioni e citazioni. Una lettura che sicuramente consiglio!
Angelica