“E allora avrebbe capito di avere accanto una persona speciale, una che ha negli occhi l’alba e il tramonto nello stesso momento.” Con una scrittura semplice ma sensibile e una storia divertente, questo suo primo libro – scritto quando l’autrice aveva solo 27 anni – è spassoso, giovane, cinico, uno di quelli che leggi con il sorriso. “Se si voleva qualcosa, bisognava corrergli incontro.” Ma è anche malinconico, si percepisce la smania e quella paura di crescere, di assaggiare, di sbagliare. Quell’innamoramento facile che diventa un dramma se non corrisposto e una noia se accolto. “Poteva salire in cielo e reggere le stelle che stavano per cadere.” Il linguaggio è colloquiale, la lettura scorrevole, la vicenda a tratti un po’ banale, eppure l’autrice riesce a raccontare con poche linee dai colori luminosi una realtà adolescenziale usando uno stile asciutto ed equilibrando bene afflizione e spensieratezza.

recensione di Maria Valentina Luccioli

Editore: Einaudi
Anno edizione: 2002
In commercio dal: 10 settembre 2002
Pagine: 222 p.
  • EAN: 9788806159177
  • Teresa Ciabatti, nata e cresciuta a Orbetello, vive a Roma. Dopo la laurea in lettere moderne ha frequentato la scuola Holden di Torino.
    Nel 2002 pubblica il suo primo romanzo Adelmo, torna da me (Einaudi Stile libero) dal quale è stato tratto il film del 2005 L’estate del mio primo bacio. Successivamente scrive: I giorni felici (Mondadori, 2008), Il mio paradiso è deserto (Rizzoli, 2013), Tuttissanti (Il Saggiatore, 2013). Nel 2017 viene pubblicato La più amata (Mondadori), il libro viene proposto al premio Strega 2017 e arriva tra i finalisti.
    Ancora, tra i suoi testi si ricordano: Matrigna (Solferino, 2018) e Sembrava bellezza (Mondadori, 2021). Collabora con “Il Corriere della Sera” e con “la Lettura”.