Heidelberg, anni ’50, un adolescente incontra una donna. Iniziano una relazione dalla passione cieca, fortissima, ma anche malata, fatta di una sottile vergogna, di segreti e sensi di colpa, fino a che Hanna senza un motivo apparente scompare. “Ci volle del tempo prima che smettessi di cercarla con gli occhi dappertutto, prima di abituarmi al fatto che i pomeriggi avevano perduto la sua presenza.” Si ritrovano a un processo, per casi, anni dopo e sarà in questa circostanza che Michael verrà a conoscenza della vergogna che turbava Hanna e che era rimasta sospesa durante il loro rapporto. Un romanzo senza fronzoli, pervaso da un senso inesorabile di perdita, di tristezza ma anche di tenerezza, che parla di sentimenti. “Se cercavo di comprenderlo, avevo la sensazione di non poterlo più condannare come meritava di essere condannato. E se lo condannavo come meritava di essere condannato, non rimaneva più spazio per la comprensione.” Un libro dai tanti nodi che non si possono sciogliere perché accettare il crimine della Shoah è impossibile. E lo diventa anche il tentativo di comprenderlo adducendo giustificazioni che poi decadono con un soffio. Un testo dalla prosa schietta ed erudita che aiuta a comprendere l’animo umano in un contesto storico che è essenziale ricordare. Buona lettura!

recensione di Maria Valentina Luccioli

Traduttore: R. Zorzi
Editore: Garzanti
Anno edizione: 1996
Pagine: 184 p.
  • EAN: 9788811620242
  • Bernhard Schlink magistrato e scrittore, ha scritto il romanzo A voce alta (Garzanti, 1996), tradotto in più di 20 lingue e a lungo ai vertici delle classifiche di vendita nel mondo intero, ha vinto numerosi premi: Hans-Fallada Preis e «Welt»-Literaturpreis in Germania, Premio Grinzane-Cavour in Italia, Prix Laure Bataillon in Francia. È stato premiato più volte dal quotidiano liberale tedesco Die Welt ed è stato infine selezionato per l’International IMPAC Dublin Literary Award nel 1999. È anche autore di diversi romanzi polizieschi, tra i quali Die gordischer Schleife (1989, Premio Glauser), Selbst Betrug (1992, Deutschen Krimi-Preis) e – a quattro mani con Walter Popp – I conti del passato (Garzanti, 1999). Nel 2018 Neri Pozza ha pubblicato una nuova traduzione del romanzo Il lettore e un nuovo titolo, Olga, mentre l’anno seguente pubblica Bugie d’estate.