E’ un romanzo sul dolore, sul desiderio, quello fisico, emotivo e sessuale che diventa frustrante se non corrisposto. “Ma forse più di tutto ho pianto per essere arrivata a quel punto, che anche così poca tenerezza mi rendeva felice. Che non mi aspettavo più niente, e nel nulla una carezza sulla schiena si trasformava in un oceano intero. E mi ricordava tutto quel che non c’era.” Un testo introspettivo, a tratti faticoso da leggere perché il linguaggio è privo di regole e di limiti, un testo che si fa strada in maniera indiscreta nel nostro inconscio, che ci porta a domandarci cosa veramente vogliamo dalla vita, di cosa ci accontentiamo e cosa siamo disposti a fare per qualcosa o qualcuno di importante. “Esiste l’amore? Esiste questo calore morbido ondeggiante che ci passa attraverso e affiora negli occhi ed esce, come luce.” La scrittura è un po’ dispersiva, fatta di continui ricordi, pensieri e proiezioni frammentarie e non collegate tra loro, e alcune descrizioni decisamente più pornografiche che erotiche. “E’ questo l’amore? E’ questo che l’amore vuole da me? Mi contraggo e mi riduco e divento nessuno, indegna, inconsistente, assente.” Mi resta l’immagine di una donna che nel momento dell’incontro con un un uomo aveva già visto tutto, sia la pesantezza che il risucchio. Una donna che ha permesso ad un uomo di riempire tutto lo spazio che aveva dentro diventando solo una figura imbottita di ovatta, senza più passioni, gioie, desideri.
recensione di Maria Valentina Luccioli
Traduttore: Sara Culeddu
Collana: Scrittori
Anno edizione: 2018
In commercio dal: 15 febbraio 2018
Pagine: 224 p., Brossura
  • EAN: 9788868337148
  • Libri di Hanne Ørstavik
    Hanne Ørstavik è nata a Tana, nel nord della Norvegia, nel 1969. Il suo primo romanzo è del 1994, e ha dato l’inizio a una carriera di scrittrice e intellettuale tra le più interessanti del panorama norvegese ed europeo. Da allora ha pubblicato tredici romanzi, ha vinto numerosi premi ed è stata tradotta in ventisei lingue. In Italia Ponte alle Grazie ha pubblicato A Bordeaux c’è una grande piazza aperta nel 2018.