Avete mai pensato di tornare indietro nel tempo e cambiare qualcosa che non è andato secondo le aspettative? Magari, cercando, con quello, di modificare anche altri eventi che sono accaduti dopo? Questo è quello che fa Stephen King nel suo libro, “22.11.63”. Il protagonista della storia è Jakie Epping, professore di inglese in un liceo del Maine, amico di Al, proprietario di una tavola calda della cittadina di Lisbon Falls. La stessa tavola calda, in realtà, rappresenta un punto di accesso al passato: è possibile poter tornare nell’America degli anni Cinquanta, è più precisamente, il 9 settembre 1958. Al affida a Jakie una missione: tornare nel passato per salvare il presidente John F. Kennedy, evitando così i funesti anni Sessanta che hanno visto, tra tutto, l’omicidio di Martin Luther King, la morte di Bob Kennedy e la guerra del Vietnam, convinto che la presenza di uno dei presidenti più amati possa, in un certo senso, evitare gli eventi appena indicati, salvando così la vita di moltissime persone. In un primo momento Jakie non è convinto del compito che gli è stato affidato, ma sarà Al a convincerlo ad accettare la missione, finendo così in un America a lui sconosciuta, fatta di leggi razziali ma di balli studenteschi, di omicidi e spettacoli teatrali. Il romanzo rappresenta il mio primo approccio allo scrittore statunitense: sono troppo pauroso per leggere i suoi romanzi più terrificanti e ho iniziato a scoprirlo partendo proprio da un libro thriller, capace comunque di tenere il lettore incollato alle pagine. Nonostante la mole spaventi abbastanza il lettore, sono comunque 700 e passa pagine, il romanzo scorre molto velocemente, insieme alle avventure di Jakie e a tutti i personaggi che incontra nel corso della storia. Inutile raccontare della capacità dello scrittore nel tenere il lettore incollato a ogni singola parola per tutta la durata della storia, senza avere momenti di noia ma lasciandolo sempre con il fiato sospeso, in un susseguirsi di adrenalina e suspence dalla prima all’ultima pagina, percependo la tensione del protagonista e la sua curiosità in un’America sconosciuta, preparandosi a fare qualcosa che potrebbe cambiare il corso di tutta la storia degli anni a venire. Non dico altro, anche perché è un libro che va solamente letto, data la remota possibilità di fare spoiler potrebbe rovinare la lettura di questo thriller bellissimo. Consigliato!
Lorenzo Peluffo
Visualizzato da Lorenzo Peluffo alle 26 giugno 2022 16:37
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